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Registrato fra il 2004 ed il 2005 e dedicato dall’autore ai “suoi” strumenti, il basso elettrico ed il contrabbasso, questo Aritmiaritmetica (dal titolo molto originale ) è un disco gradevole ed a tratti anche decisamente originale, per quanto forse irrisolto nell’orientamento stilistico ( non necessariamente una priorità del musicista ) e disuguale nella tensione dei brani, alcuni dei quali di livello molto buono.

Bertone ha alle sue spalle un’esperienza più che decennale, durante la quale ha anche suonato con il cantautore Gianmaria Testa; suona un po’ tutti gli strumenti privilegiando naturalmente le sue specialità di contrabbasista, ed è affiancato da numerosi e bravi “partner”.

Come già detto, non sembra possibile identificare in lui una particolare tipologia di musica, con i brani che passano da sonorità popolari ad echi pop, da potenziali “soundtrack” ad ispirazioni jazzistiche che sono poi la dominante del lavoro. Il quale lavoro attinge comunque da molte fonti, trovando in questo la sua ricchezza ed i suoi limiti, risultando imprevedibile ma anche vagamente “slegato” e disarticolato. Brani come l’iniziale intrigante Estate ’78 (con tutti gli strumenti suonati da Bertone ), come la vitale, gioiosa e ritmicamente ”afro-orientata” Mamadou, o come la riproposta del classico All Blues di Miles Davis in trio con l’efficace Andrea Allione alla chitarra e Gilson Silveira alle percussioni, sono comunque molto interessanti e propongono musica buona e solisti di qualità, segnalando questo musicista piemontese alla curiosità di chi non lo aveva ancora conosciuto.

Sergio Spada