Chitarre

Basso elettrico e contrabbasso usati come una carta geografica, per lambire diversi angoli di mondo. L’etno-fusion di Francesco Bertone si mette in viaggio con disposizione d’animo gioiosa e rilassata, forte di un’identità stilistica precisa. Per tutta la durata di Aritmiaritmetica ricorrono infatti caratteri comuni come la predominanza di solari tonalità maggiori, la ricerca di scorrevoli temi melodici ai quali ancorare la struttura dei brani e infine il fascino per quella ‘aritmetica aritmìa’ puntualmente tradotta in tempi dispari.

Nel complesso Bertone ricorre più spesso alla strumentazione elettrica: bassi fretted a cinque corde e fretless; il primo caratterizza con la sua pronuncia ruvida “Rispettare l’Enorme” ma sa anche disegnare pronti botta e risposta con le chitarre di Andrea Allione nel magma circolare e ipnotico di “Controluce” e nell’esposizione del bel tema di “Stradastratta”; più morbidamente il secondo veleggia a distanza d’ottava con il violino di Gianluca Allocco nella title-track.

Il contrabbasso emerge invece in due brani accomunati dalla scansione in 7/8: “Estate ’78” ariosa introduzione al disco in cui Bertone suona tutti gli strumenti, e “Hip hop, I hope” le cui inflessioni bluesy sono guidate dall’armonica di Nico Toussaint.

Un disco strumentale giudizioso, che non sacrifica l’equilibrio delle composizioni sull’altare dell’esibizione virtuosistica.

Simone Maiolo (Settembre 2006)